S2E9 - Magrini e Sardelli: la Roubaix del giorno dopo
Un’altra fantastica galoppata di questa gloriosa primavera per Mathieu Van der Poel che va a conquistare anche la Roubaix, dopo aver fatto sua la Sanremo, e dopo il posto d’onore ottenuto al Giro delle Fiandre appena una settimana fa. È sempre emozionato e coinvolto Riccardo Magrini, nonostante siano passate già diverse ore dalla sua telecronaca. Segno evidente che, come spiega lui stesso, sono state tante le emozioni che gli ha regalato la corsa delle pietre.
Cerca allora di ricondurlo sulla terra, Roberto Sardelli, l’altro conduttore della rubrica settimanale di analisi Scatto & Stacco. Una rubrica che si avvale della partnership di Magnetyc Days, azienda specializzata nella produzione di rulli ad alta tecnologia per l’allenamento indoor. Un atterraggio verso un realismo dove però la razionalità non può contraddire il gesto atletico di un ragazzo che nella sua maturità sembra realizzare la giusta simbiosi tra tatticismo e generosità agonistica.
In effetti Magrini ha modo di spiegare come in una corsa come la Parigi-Roubaix, unica e inimitabile, la sfortuna faccia parte del gioco, nonostante oggi anche il grande ciclismo intenda affidare al caso il meno possibile. Ecco allora porsi delle riflessioni inerenti alle eccessive forature che si sono accanite contro il team Jumbo-Visma. Come pure un’altra riflessione viene rivolta nei confronti dell’incidente occorso al tedesco John Degenkolb, sulla cui dinamica entrambi i conduttori segnalano che nella logica della Roubaix certe circostanze sono da ritenere di carattere ordinario.
Ed infine i commenti sulla prestazione offerta dal nostro Filippo Ganna, ma, a questo punto, è bene affidarci al video integrale di Scatto & Stacco. Evitando di svelare altre chicche su una puntata che si annuncia andante, ma non troppo…
Come segnalato talvolta sugli spartiti musicali.